18 - 19 - 20 settembre 2009

Star Party di Saint Barthelemy

 

 

 

 

Dove osano gli astrofili

Anche il 2009, Anno Internazionale dell’Astronomia, ha visto l’ALPA in trasferta in Val D’Aosta, allo Star Party di Saint Barthelemy.

Una squadra d’eccezione, con una quota rosa mai vista in precedenza: 1/3 dei partecipanti apparteneva al gentil sesso.

Allestito il capo base all’Ostello di Saint Barthelemy della simpatica Sara e, dopo una gustosa cenetta, ci siamo aggirati per il campo di osservazioni, ahimé, senza neanche pensare di montare gli strumenti: nuvole in ogni direzione, copertura 100%.

Il giorno successivo si organizza l’escursione in montagna: scartate le mete più esaltanti, dall’oratorio più alto di Europa al Lago Morto, che implicavano dislivelli di circa 1000 m, si opta per quella che viene ritenuta una passeggiata di tutto riposo, una camminata lungo un lago chiuso da una diga.

Ciò che sulla cartina sembrava una passeggiata si è rivelato un trekking massacrante, la strada era un saliscendi per cui, applicando la statistica del pollo, alla fine il dislivello era nullo, in pratica era come salire su un monte di 500 metri.

In fondo al lago un paese; nella prima casa una lapide ricordava che il futuro Papa Pio XI si era fermato lì, nei primi anni 20, per una decina di giorni: per forza, si doveva riposare dopo questa scarpinata.

Il locale rifugio esibiva un menù di tutto rispetto:

" Abbiamo polenta semplice, polenta concia (= con la fontina fusa), salsicce, stufato, carbonada (= piatto di carne molto gustoso): cosa vi porto?"

"Ci porti tutto!!!" – dice uno dei nostri che spiazza tutti e, dalla sorpresa, nessuno protesta  ...

Per finire, ovviamente, la grolla!

Il ritorno è stato allietato dall’incontro face-to-face con una marmotta ma il cielo, sempre meno collaborativo, ci ha pure regalato un po’ di pioggia.

Ma la fortuna è dalla parte degli audaci: la sera in piazza Marco monta il telescopio, ceniamo al bar del paese dove un’accoppiata chef abruzzese e cameriera ucraina cercano di appiopparci il risotto ai frutti di mare. In Val D’Aosta a 1700 metri!

Negoziato un risotto con fontina, usciamo in piazza e qualcosa si muove.

Sì, il cielo si schiarisce, le stelle appaiono, M31, la Veil Nebula, siamo commossi.

La via Lattea, da noi ormai invisibile, ci appare nitida; si vedono ad occhio nudo la nebulosa di Andromeda e il doppio ammasso del Perseo!!!!

Arriva un gruppo che, in circa un’ora e con luci bianche potentissime, monta un telescopio, prendendosi nomi in tutti i dialetti, ma loro niente, neanche una piega!

Abbiamo dobsonizzato, pardon, osservato, una serie di oggetti meravigliosi ma dopo mezzanotte, non solo le carrozze sono tornate a essere zucche, i cavalli topi, i cocchieri cani ... sono anche tornate le nuvole.

La domenica mattina è trascorsa in chiacchiere e compere (lamponi, formaggi e vini locali); abbiamo guadagnato la pianura, guadagnando pure una quindicina di gradi di temperatura.

Ma questa è un’altra storia, che finiamo di raccontare l’anno prossimo.

Paolo Morini

 

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